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AZIENDA BIOLOGICA LESCA SIMONE

Il contadino, che si affida agli antichi metodi di coltivazione e osserva i cicli della luna per sapere quando è il momento di semina, sembra un archetipo consegnato alla letteratura, in un epoca in cui le tecnologie più avanzate sono giunte nei campi travolgendo antichi adagi e superstizioni. Ci sono però agricoltori che vanno contro corrente, sfidando tendenze e proposte di grande produttività forzata per recuperare i metodi naturali: essi vivono e lavorano nelle aziende biologiche, all’insegna di una scienza che rifiuta ogni prodotto chimico (fertilizzanti, anticrittogamici ) per utilizzare elementi naturali e sostanze contenute nel mondo vegetale.

LA CASCINA REGINA

L’azienda, condotta in modo familiare, è un esempio di agricoltura biologica. Sorge nella pianura Padana in provincia di Pavia; gli appezzamenti sono coltivati a prato, sovescio, riso, mais, grano e legumi; tutte queste produzioni sono indispensabili per mantenere l’originaria ricchezza di humus nel terreno. L’esperimento compiuto in questa piccola piccola azienda risulta così completo: dall’impostazione del programma, alla produzione, alla lavorazione del prodotto ed alla vendita. Dopo diversi anni di esperienza, e inevitabili errori, ora ha un proprio ritmo e un proprio calendario: ci sono giorni particolari per le radici, per le foglie, per la raccolta e per la semina.

UN PO’ DI STORIA

Giá dai primi anni 70 in azienda è stata realizzata una piccola riseria per garantire la lavorazione dei cereali. Con procedimenti all’antica: mole di pietra per la stramatura e mulini a pietra per la macinatura. La Cascina Regina è stata così una delle prime in Italia che producessero e lavorassero i loro prodotti biologici: questo avvenne quando il padre di Lesca Simone, nei primi anni 70, incontrò alcuni agronomi tedeschi venuti in Italia per spiegare i principi di Rudolf Steiner, e fu subito interessato a queste teorie, perchè aveva mantenuto fino ad allora un concetto tradizionale dell’ agricoltura e non aveva mai avuto simpatia per i diserbanti chimici.

Da allora, seguendo lo slogan di Steiner “FAR CRESCERE PIANTE SANE IN UN TERRENO SANO” si dedicò ad  una sorta di scommessa: coniugare la mentalità imprenditoriale con il rispetto della natura, per i suoi ritmi ed i suoi cicli; non farle violenza ma seguire le leggi scolpite nel tempo. La sua decisione fu una specie di salto nel buio, perchè allora non era per niente scontato che fosse possibile coltivare con metodi biologici permettendo nello stesso tempo al coltivatore di vivere del proprio lavoro e mantenere la propria famiglia.

METODI USATI CONTRO LE INFESTANTI

Per tenere fede ai principi del biologico, non ricorrono a nessun aiuto chimico ma intervengono soltanto con mezzi meccanici.
Per quanto riguarda il riso, estirpano le radici con mezzi meccanici, una procedimento che viene eseguito due volte prima della semina. Questo metodo è anche chiamato “FALSA SEMINA” o “SEMINA SIMULATA”: nella risaia tutto è infatti predisposto come per la semina normale; il terreno è spianato e viene immessa un po’ d’acqua. Alla fine di aprile le “erbe cattive” trovano condizioni ottimali, quindi germinano e crescono. Quando le infestanti sono spuntate, viene tolta bruscamente l’acqua e si erpica la terra in modo da poterle sradicare. Pulito il terreno, viene immessa nuovamente acqua subito portata ad un livello piuttosto alto, dopodichè si aspetta ancora una volta che le infestanti germoglino e si ripete una seconda volta lo stesso procedimento; solo a questo punto si passa alla semina.

Invece per tutti gli altri prodotti -mais,legumi- si interviene dopo l’aratura con grosse frese, sia per scomporre la zolla, sia per estirpare le erbe infestanti, dopo l’attecchimento e durante le fasi della crescita della pianta si interviene con frese interfilari che non danneggiano la pianta stessa, perché intervengono solo sugli spazi vuoti che rimangono tra una fila e l’altra. È molto importante aggiungere che, facendo rotazioni del terreno con tutti questi prodotti (considerando anche grano, prato, colza, sovescio) , le malerbe, che abitualmente si trovano facendo una monocoltura forzata, negli appezzamenti della cascina non esistono, poichè le condizioni del terreno cambiano continuamente.

PRODOTTI DELL’AZIENDA

L’azienda biologica Lesca Simone produce riso, farina integrale, farina di mais, crusca, fagioli borlotti, cannellini fagioli neri, dell’occhio, soia gialla, azuki, lenticchie verdi, lenticchie di rodi, lenticchie decorticate, miglio, ceci, orzo, farro, avena, fagioli di Spagna, riso nero Venere, cicerchie, preparati per risotti, preparati per dolci.

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